Il 7 dicembre 2021 il Consiglio di Stato ha pronunciato una sentenza con cui ha rigettato il ricorso di una casa farmaceutica contro l’esclusione dalla lista degli aggiudicatari di un accordo

Il 7 dicembre 2021 il Consiglio di Stato ha pronunciato una sentenza con cui ha rigettato il ricorso di una casa farmaceutica contro l’esclusione dalla lista degli aggiudicatari di un accordo quadro relativo a farmaci biosimilari. L’ente appaltante (Estar) aveva escluso l’impresa ricorrente e altre due perché il prezzo offerto superava quello a base asta, con il risultato che l’accordo quadro è stato concluso con solo due prodotti e non tre come previsto dalla norma (L.232/2016, c. 407). Il quesito apparente che il Consiglio di Stato si trovava ad affrontare era " è preferibile privilegiare l’escludibilità delle offerte per superamento della base d’asta oppure è più importante garantire la presenza di tre (non di meno, non di più) aggiudicatari al fine di consentire ai prescrittori lo spazio di ri-personalizzazione proprio dello strumento dell’accordo-quadro?". Ma questo era solo un quesito apparente, che il giudice ha risolto peraltro privilegiando le ragioni di spesa (non è corretto definirle “economiche”) rispetto a quelle della scelta prescrittiva....

L'intero articolo di di Patrizio Armeni  e Francesco Costa è su Sanità24>>